Sposa, madre e monaca
22 maggio
Santa Rita nacque a Roccaporena (Cascia) verso il 1380. Secondo la tradizione era figlia unica e fin dall’adolescenza desiderò consacrarsi a Dio ma, per le insistenze dei genitori, fu data in sposa ad un giovane di buona volontà ma di carattere violento. Dopo l’assassinio del marito e la morte dei due figli, ebbe molto a soffrire per l’odio dei parenti che, con fortezza cristiana, riuscì a riappacificare. Vedova e sola, in pace con tutti, fu accolta nel monastero agostiniano di santa Maria Maddalena in Cascia.
Visse per quarant’anni anni nell’umiltà e nella carità, nella preghiera e nella penitenza. Negli ultimi quindici anni della sua vita, portò sulla fronte il segno della sua profonda unione con Gesù crocifisso. Morì il 22 maggio 1457. Invocata come taumaturga di grazie, il suo corpo si venera nel santuario di Cascia, meta di continui pellegrinaggi. Beatificata da Urbano VIII nel 1627, venne canonizzata il 24 maggio 1900 da Leone XIII. E’ invocata come santa del perdono e paciera di Cristo.
fonte: augustinians.net
Preghiera a Santa Rita da Cascia
Sotto il peso del dolore, a te, cara Santa Rita,
io ricorro fiducioso di essere esaudito.
Libera, ti prego, il mio povero cuore dalle angustie
che l’opprimono e ridona la calma al mio spirito,
ricolmo di affanni.
Tu che fosti prescelta da Dio
per avvocata dei casi più disperati,
impetrami la grazia che ardentemente ti chiedo
[chiedere la grazia che si desidera].
Se sono di ostacolo, al compimento dei miei desideri,
le mie colpe, ottienimi da Dio la grazia del ravvedimento
e del perdono mediante una sincera confessione.
Non permettere che più a lungo
io sparga lacrime di amarezza.
O santa della spina e della rosa,
premia la mia grande speranza in te,
e dovunque farò conoscere le grandi tue
misericordie verso gli animi afflitti.
O Sposa di Gesù Crocifisso,
aiutami a ben vivere e a ben morire.
Amen.