Spiritualità

Comunque si voglia descrivere la spiritualità degli Agostiniani Scalzi, due elementi concorrono sempre come costitutivi della loro identità: quello agostiniano, proprio dell’Ordine Agostiniano da cui derivano, e quello della Riforma tridentina, nel cui contesto sono nati. In questo senso, la descrizione più semplice è quella di evidenziare la ricchezza di contenuti racchiusa in ciascuno dei due termini costitutivi della loro denominazione: “agostinianiscalzi”. Il primo termine, come gravido di tutta l’agostinianità dei temi spirituali e dottrinali comuni alle diverse famiglie agostiniane; il secondo termine, come pregno della radicalità di tutti gli elementi penitenziali propri della Riforma tridentina. Gli Agostiniani Scalzi non sono semplicemente “Agostiniani”, né sono solamente “Scalzi”. “Carità–Umiltà”.

Si potrebbe anche dire, facendo ricorso ad un altro binomio, che la spiritualità degli Agostiniani Scalzi è contenuta nei termini: “carità, come amore per l’unità–umiltà”; oppure: “interiorità–comunione–umiltà”. Oggi la formula più comunemente usata è il dettato del n. 3 delle Costituzioni, dove sono formulati in sintesi i temi centrali dell’amore evangelico, della ricerca comunitaria di Dio, dell’umiltà:

sull’esempio di S. Agostino e della prima comunità agostiniana di Tagaste, si propongono con l’aiuto della grazia di raggiungere la perfezione dell’amore evangelico, cercando e godendo comunitariamente9, in un peculiare atteggiamento di umiltà, Dio, che è bene comune non privato ed è la somma di tutti i beni. Questo carisma è sintetizzato nella formula: “Felici di servire l’Altissimo in spirito di umiltà”.

Attorno a questo numero che vede l’Ordine nel cuore del Vangelo, fanno corona gli altri che, in uno sguardo di grande armonia, propongono ed evidenziano i diversi aspetti della spiritualità proposta da S. Agostino:

  • L’aspetto giuridico, che vede l’Ordine nella sua precisa collocazione del tessuto canonico della Chiesa;
  • L’aspetto trinitario, che inquadra l’Ordine nel cuore della Trinità. La vita consacrata infatti è iniziativa, dono e confessione della Trinità; e tutti sappiamo quanto sia centrale nella riflessione di S. Agostino il mistero trinitario della vita di Dio e dell’uomo;
  • L’aspetto cristologico-ecclesiale, che vede l’Ordine nel cuore di Cristo e della Chiesa, in una parola, secondo una espressione propria di S. Agostino, del “Cristo totale”. La vita consacrata infatti è essenzialmente conformazione a Cristo e parte viva della vita e della santità della Chiesa;
  • L’aspetto contemplativo, elemento annoverato tra quelli essenziali in tutte le spiritualità, in quanto dimensione essenziale costitutiva dell’uomo, prima esperienza e meta finale dell’avventura umana;
  • L’aspetto apostolico, considerato anch’esso elemento essenziale, perché si è consacrati per la missione;
  • L’aspetto comunionale o fraterno e comunitario, prescritto da S. Agostino in apertura della Regola dove dice che bisogna vivere unanimi (comunione) nella casa (comunità). Si tratta di due termini relativi l’uno all’altro che si richiamano e si completano a vicenda come, nella definizione dell’uomo, l’anima e il corpo;
  • L’aspetto ascetico-penitenziale, espresso concretamente nel nudipedio e nel voto di umiltà. Si tratta di un aspetto che non è legato solamente al contesto storico del periodo post-tridentino, ma al Vangelo e a S. Agostino. Esso è importantissimo perché ricorda che portiamo tesori in vasi di creta; e perciò occorre essere scalzi per essere agostiniani; occorre far propri i sentimenti di kenosi di Cristo o, come diceva S. Agostino, essere umili aggrappati all’umiltà di Dio. In fondo per il Santo, l’umiltà è più che una virtù; è una persona: “l’umile Gesù”;
  • L’aspetto mariano. Questo elemento non può mancare in nessun progetto di spiritualità, e non manca in quello degli Agostiniani Scalzi, che vedono in Maria la Madre di Consolazione che nutre di delicati affetti la vita del cuore e fa della comunità una famiglia;
  • L’aspetto cultuale, che costituisce la chiave di lettura della vita spirituale, contemplativa, comunitaria e apostolica dell’Ordine. Così infatti si legge nelle Costituzioni al n. 11: «La vita religiosa, in tutte le sue espressioni, è culto perenne a Dio».

Felici di servire l’Altissimo in spirito di umiltà”. Ed è per questo che un’altra formula molto efficace e incisiva che descrive la spiritualità degli Agostiniani Scalzi è: “Felici di servire l’Altissimo in spirito di umiltà”. Il senso di questa espressione porta al cuore stesso dell’identità e della missione di Gesù, descritte nell’inno cristologico della lettera ai Filippesi (2,6-11), al quale gli Agostiniani Scalzi si ispirano. Come infatti «Cristo pur essendo di natura divina… spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo … umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce» e in questa condizione di servo Gesù, fattosi sacerdote e sacrificio, servì il Padre rendendogli culto e servì l’umanità salvandola, così gli Agostiniani Scalzi intendono esprimere la forma più sublime di servizio di amore verso Dio e i fratelli.

Secondo il dettato della loro formula di consacrazione, essi aspirano a consumarsi senza fare rumore, come «… ostia viva, santa, gradita a Dio»; aspirano a servire e a vivere le relazioni con Dio e con i fratelli «in un peculiare atteggiamento di umiltà»; aspirano a quel servizio nascosto, di straordinario valore salvifico, della morte che dona la vita, della povertà che viene riciclata in ricchezza, dell’umiltà che conduce alla gloria, delle relazioni fraterne ed ecclesiali che divengono atti cultuali.

In sintesi, per gli Agostiniani Scalzi, scalzatura e voto di umiltà sono due segni molto forti di un progetto più completo e più radicale di umiltà e di servizio, che è quello stesso di Dio, espresso nel mistero della sua incarnazione e redenzione, nel mistero dell’umile Gesù, che non finisce di lavare i piedi ai suoi discepoli, di creare l’armonia della comunione fraterna, l’unità della Chiesa e di fare sovrabbondare la misericordia sull’abbondanza della miseria!


Bibliografia:

BARBAGALLO, Ignazio. “Togliti i calzari… La terra che calpesti è santa”: La spiritualità degli Agostiniani Scalzi. EPA: Frosinone, 1978.

BARBAGALLO, Ignazio. “Sono venuto a portare il fuoco sulla terra”: La spiritualità missionaria degli Agostiniani Scalzi. EPA: Frosinone,1979.

CAVALLARI, Eugenio. Servire l’Altissimo in spirito di umiltà. EPA: Roma, 1992.

FERLISI, Gabriele. Gli Agostiniani Scalzi: Costituzioni e Carisma. EPA: Roma, 2008.

RAIMONDO, Gabriele. Gli Agostiniani Scalzi. EPA: Genova, 1955.