Ven. Fra Santo di S. Domenico

Nel mese di gennaio ricorre l’anniversario della santa morte del Venerabile Fra Santo, avvenuta Venerdì (come quest’anno) 16-1-1728. Ce ne parla il confratello P. Benigno Catalano (1743-1815), vissuto a soli 84 anni dalla sua morte, nel manoscritto Trapani profana e sacra. Fra Santo ha goduto sempre stima e ammirazione per la sua santità sia dopo morte che durante la vita. P. Pietro Antonio Capitano di S. Elisabetta, celebre oratore milanese agostiniano scalzo, venne di proposito a trovarlo ed esaminato il suo spirito, disse: Esser Fra Santo, non solo un Santo comune, ma di quelli di prima sfera, come furono li patriarchi di Religione (P. Benigno da S. Caterina, p. 166).

Il Venerabile Fra Santo da S. Domenico nacque a Trapani il 5 agosto 1655 e gli fu posto il nome di Vito Di Santo. E’ veramente corrispose il cognome alla santità della vita, che doveva condurre. Anche nel secolo visse da Santo, per la gran carità verso i poveri e per la sua rettitudine nell’ operare. Prese l’abito religioso a Marsala il 21 maggio 1684. Divenuto professo, torno a Trapani, dove si applico alla preghiera e meditazione, nella quale tra giorno e notte trascorreva sino a 14 ore.

Era umilissimo e fuggiva ogni segno di apprezzamento nei suoi confronti per la fama di santità. Andava per le strade con una modestia inimitabile. Dall’ubbidienza fu mandato alla questua e soleva dire: Io vorrei morire con questa bertola sulle spalle ed ubbidiva in tutto ad ogni cenno dei Superiori. Con l’elemosina raccolta dai benefattori fabbrico la nuova chiesa, che dedico a Gesù, Maria e Giuseppe. Inoltre con essa costruì il nuovo convento e provvedeva al sostentamento di 30 Religiosi. Era devotissimo del SS. Sacramento davanti a cui passava notti intere in preghiera, per cui Fra Santo e dipinto col SS. Sacramento. Era anche devoto della S. Famiglia, Maria SS.ma di Trapani, S. P. Agostino, S. Nicola da Tolentino e di tutti i Santi Agostiniani. Fra Santo era stimato dai Vescovi, Governatori della città e Notabili. Pieno di meriti e carico di anni mori nel convento di Trapani venerdì 16 Gennaio 1728 alle ore 21 all’età di 72 anni, mesi 7, giorni 24 e di religione 43 anni. Venne sepolto nella cripta della chiesa dell’Itria dentro un urna di pietra chiusa con tre chiavi. Il Signore manifesto la santità di Fra Santo con molti miracoli avvenuti dopo la sua morte e gli furono fatti anche diversi ritratti. Vi erano suoi ritratti nel palazzo senatoriale, nella Congregazione del SS.mo Sacramento dei PP. Agostiniani e nel chiostro di S. Agostino. Anche in diverse case trapanesi vi erano anche nel convento di Trapani ve ne erano tre: uno nella sagrestia venuto da Roma; il secondo nell’anti sagrestia e il terzo era nel corridoio del convento del primo piano ed aveva scritto questi quattro versi: Nomine nunc Sanctus, quondam cognomine Sanctus / Moribus et Sanctum, Roma vocare precor / Prodigia inquiris? Questua, quam coeperat Olim / mortuus hanc precibus, perficit ipse domum (Cfr. Trapani Sacra, Capitolo X, paragr. 21). Attualmente oltre nel convento di Trapani si trovano suoi ritratti a Marsala (TP), a Mussomeli (CL) e Ferrara. Il 13-5-1989 il Papa Giovanni Paolo II ha emanato il Decreto sulle eroicità delle virtù. Ora si attende che il Signore, per sua intercessione, compia un miracolo per proclamarlo beato.